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Giornata Nazionale del Tiramisù

Mar 20 2022

Giornata Nazionale del Tiramisù

Che abbia visto la luce in Veneto o in Friuli Venezia-Giulia non sta a noi determinarlo. Ciò che è certo è che si tratta di un dolce relativamente recente, nato con tutta probabilità a partire dagli anni sessanta del secolo corso. Non prima in quanto non appare nei ricettari “storici”. Nel testo di Anna Gosetti della Salda, la signora che rilevò nel dopoguerra la rivista culinaria “La Cucina Italiana” (primo numero gennaio 1952) e che scrisse “Le Ricette Regionali Italiane” pietra miliare della cucina nazionale, nel suo monumentale libro (prima edizione ottobre 1967) non fa cenno del Tiramisù. Da notare che sempre nell’Italia orientale, e sempre nel dopoguerra all’Harry’s Bar di Venezia nasce il Carpaccio, altro piatto di successo.
Il tiramisù può rappresentare per certi versi una versione della zuppa inglese, una sua attualizzazione. Si prepara utilizzando i savoiardi, per cui non occorre preparare impasti né utilizzare il forno. La ricetta base prevede di sgusciare, per 4-6 porzioni, 4 uova separando i tuorli dagli albumi. Con le fruste si lavorano i tuorli con 80 g di zucchero sino a ottenere un composto cremoso colore giallo paglierino. Gli albumi, invece, si montano a neve (senza prese di sale per favore); e si monta anche 1 dl di panna (per panna si intende quella fresca, per cui né da cucina né a lunga conservazione). Si incorporano quindi i tuorli, poi gli albumi, infine la panna a 400 g di mascarpone mescolando dall’alto verso il basso. Si addolcisce 1 dl di caffè con 40 g di zucchero in un piatto fondo, si aggiungono 2 cucchiai di rum, si mescola, quindi vi si inzuppano i savoiardi.
Si dispongono questi alla base di uno stampo, si ricoprono con la crema, e si ripete questo passaggio sino a esaurire gli ingredienti terminando con la crema. Vi si cosparge sopra sopra 20 g di cacao, e si passa la preparazione nel frigorifero per 3 ore perché rassodi.
Va da sé che il tiramisù possa essere arricchito con frutti di bosco, amarene sciroppate, marron glacé, crumble di frutta secca e che si possa servire anche in monoporzioni come da foto.

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Fabiano Guatteri